ECOGRAFIE

Ecografie

Il Dott. Sergio Di Leo è un senologo e ginecologo di Palermo che si occupa dello studio, della prevenzione e della cura dei disturbi e carico dell’apparato riproduttivo femminile, dei problemi che possono insorgere in gravidanza e possono riguardare la madre e il feto.


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Ecografia 3D

L’ecografia 3D consente di ottenere delle immagini statiche, fisse: delle foto che riproducono le fattezze del feto. La procedura di acquisizione può essere talvolta macchinosa, perché l’acquisizione dei singoli fotogrammi va effettuata muovendo manualmente la sonda. L’ecografia 3D risulta quindi più dispendiosa, in termini di tempo, e può generare incertezza nei risultati: potrebbe essere necessario ripetere l’operazione più volte per ottenere immagini soddisfacenti.

Ecografia 4D

L’ecografia 4D, invece, permette di generare immagini tridimensionali in movimento ed in tempo reale, come se si utilizzasse una videocamera. Questa procedura prevede l’impiego di speciali sonde chiamate “volumetriche”, capaci di acquisire 25–30 fotogrammi al secondo senza movimento della sonda; ne consegue un’immediatezza nella visualizzazione dei particolari tridimensionali fetali.

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Differenze

In definitiva, quindi, l’ecografia 4D e 3D possono essere rispettivamente accostate al video e alla fotografia. La procedura è identica ad una classica ecografia e può essere effettuata sia per via transvaginale che per via sovrapubica. Può essere inoltre eseguita con successo e soddisfazione in qualsiasi periodo della gravidanza: il maggior impatto estetico si otterrà dalla 25.ma settimana in su, quando il feto ha raggiunto una certa dimensione.

Ecografia morfologica

L’ecografia morfologica si esegue a partire dalla ventesima alla ventitreesima settimana di gestazione ed è, assieme all’ecografia del primo trimestre, il controllo più importante e complesso di tutta la gravidanza. Si chiama “ecografia morfologica” perché studia e analizza la morfologia del feto per escludere, o rilevare, la presenza di malformazioni. Due sono le ragioni per cui si esegue tra le settimane di gestazione 20 e 23: il feto è nelle migliori condizioni per essere studiato, in quanto il rapporto fra le sue dimensioni e la quantità di liquido amniotico è ottimale; dopo questo periodo, la legge non permette l’interruzione della gravidanza, anche in presenza di gravi malformazioni.

Cosa si esamina

L’ecografia morfologica prevede quindi la valutazione delle dimensioni del feto (biometria fetale), dell’impianto e della struttura della placenta, della quantità di liquido amniotico, del collo dell’utero, ma permette soprattutto uno studio approfondito di tutti i distretti anatomici esplorabili nel feto, compresi gli organi interni.

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    Di norma, durante l’ecografia morfologica si studiano le seguenti strutture: cervello, con misurazione dei ventricoli laterali;

    cervelletto e cisterna magna, faccia con osservazione del profilo;

    labbra e lenti del cristallino oculare;

    colonna vertebrale in sezione longitudinale e trasversale;

    torace, con osservazione del parenchima polmonare, della posizione del cuore e studio delle 4 camere cardiache, dell’arco aortico, dell’emergenza dei grossi vasi (assi lunghi), della sezione 3 vasi, della frequenza e ritmicità del battito cardiaco fetale.


    Viene poi esaminato il flusso del sangue con il color doppler, che permette di individuare con più facilità eventuali difetti interventricolari o di riempimento. 


    Si seguino le linee giuda della SIEOG  (Società Italiana Ecogradia Ostetricia e Ginecologia)

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Macchinari all'avanguardia

Come facilmente si può comprendere, l’ecografia morfologica dipende molto dall’esperienza del professionista e dalle tecnologie impiegate. Non è tuttavia possibile diagnosticare sempre tutti gli eventuali quadri patologici, a causa anche delle ecogenicità della paziente (che dipende dallo spessore del pannicolo adiposo), della quantità di liquido amniotico e della posizione del feto. Si può comunque che affermare, con un buon ecografo e un bravo ecografista, l’esame riesce a rilevare la maggior parte degli eventuali problemi possibili.

Ma la tecnica ha comunque un limite che consente uno studio delle malformazioni con una percentuale del 40%.

Ecografia transvaginale e sovrapubica

L’ecografia transvaginale e sovrapubica permette di visualizzare gli organi genitali interni e valutare l’eventuale presenza di numerose patologie. È possibile studiare la porzione esterna dell’utero (miometrio) per indagare la presenza di eventuali miomi e quella interna (endometrio), che è la parte che viene eliminata durante del mestruazioni e dalla quale possono originare dei polipi. Grazie all’ecografia transvaginale e sovrapubica si possono inoltre studiare le ovaie alla ricerca di formazioni cistiche, semplici (contenti un liquido simile all’acqua), endometrioidi (contenenti cellule simili a quelle della parte interna dell’utero) o di lesioni solide (tumori). L’ecografia transvaginale e sovrapubica può infine permettere un monitoraggio follicolare, necessario per rilevare l’eventuale presenza di follicoli ovulatori e verificare il momento della rottura (momento di massima fertilità).

Come si esegue

Per l’ecografia pelvica (sia sovrapubica che transvaginale) è necessario arrivare al momento dell’esame con la vescica molto piena: è quindi necessario bere almeno un litro di acqua (e non urinare), a una distanza di circa e non oltre 45 minuti prima dell’esame. Subito dopo l’esame, si potrà svuotare la vescica.


La compressione della sonda sulla vescica piena potrà risultare fastidiosa ma l’ecografia transvaginale e sovrapubica dura solo pochi minuti.

  • Referto ecografia

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I risultati dell'esame

Nel referto dell’esame sono specificate le dimensioni e la struttura di utero ed ovaie, è precisata la presenza di eventuali miomi (lesioni benigne), polipi endometriali (che generalmente vanno asportati), cisti semplici (quasi sempre benigne) o lesioni solide (vanno valutate con altri esami ed eventualmente asportate).


È inoltre possibile poi riscontrare un quadro di micropolicistosi ovarica (piccole cisti nell’ovaio), generata da una disfunzione ormonale che causa ciclo irregolare, acne ed irsutismo (aumento della peluria).

Screening del primo trimestre

Lo screening del 1 trimestre è il metodo più attendibile e non invasivo per valutare il rischio, nel corso della gravidanza, di avere un bimbo con un problema cromosomico, come per esempio la Sindrome di Down.


Lo screening del 1 trimestre va eseguito tra l’undicesima e la quattordicesima settimana. Il rischio della presenza di alterazioni cromosomiche è calcolato tenendo conto dell’età della paziente: è necessario un prelievo di sangue materno in cui si dosano due sostanze free-ß HCG e Papp-A prodotte dalla placenta e della misurazione della translucenza nucale.

I risultati

La gestante può disporre del risultato dello screening del 1 trimestre ad appena due ore dall’esecuzione del test. Se lo screening fosse positivo, la paziente potrà immediatamente sottoporsi alla villocentesi e dopo 24 ore conoscere (mediante la QF PCR) il risultato per le aneuploidie riguardanti i cromosomi 13, 18, 21, X ed Y. Lo screening del 1 trimestre, poi, ha lo scopo di valutare l’anatomia fetale normale e di diagnosticare o sospettare la maggior parte dei difetti maggiori a 11 – 13 settimane.

  • Scarpe neonato

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Screening completo

Di recente sono stati introdotti nuovi marcatori ecografici, per quanto riguarda lo screening del 1 trimestre, come la presenza dell’osso nasale, la valutazione della valvola tricuspide, del dotto venoso e la misurazione dell’angolo facciale.


Tali marcatori hanno permesso di migliorare notevolmente l’efficacia dello screening attraverso un aumento della sensibilità al 95% ed una riduzione dei falsi positivi. 

Ecografia mammaria

L'ecografia al seno è una tecnica assolutamente innocua che svela le patologie benigne e talvolta quelle sospette maligne, costituendo una valida integrazione diagnostica con la mammografia. Può essere utile per studiare eventuali noduli.

Quest'analisi ha una durata di 15/20 minuti e non ha bisogno di alcuna preparazione prima della visita.

Il dottore riceve per appuntamenti il lunedì mattina, il mercoledì e il venerdì pomeriggio.

Viale Emilia 23

90144 Palermo

+39 347 6008474 
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